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Conad Adriatico: 50 anni e festa pugliese

I 277 soci della cooperativa si sono riuniti in congresso a Pugnochiuso, sul Gargano

50 anni CAD.jpg

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - PUGNOCHIUSO (VIESTE)

Con una quota di mercato del 18% a livello nazionale e un fatturato di 1,853 milioni (in crescita del 7,7%) Conad Adriatico saluta il bilancio 2021 festeggiando quest'anno i 50 anni di attività e un bel pezzo di leadership nel mondo delle Cooperative nelle 5 regioni in cui opera.  

Per festeggiare il compleanno, chiamando i 277 soci a soffiare sulle 50 candeline, ha scelto la splendida cornice di Pugnochiuso, sul Gargano. Un modo come un altro per celebrare anche la Puglia, dove Conad Adriatico è presente con 167 punti vendita che hanno generato un giro di affari di 582 milioni di euro, in crescita del 8,13% rispetto al 2020 con un andamento perfino superiore a quello nazionale. 

Altri 7 punti vendita in Basilicata, dove Conad porta a casa 26 milioni di euro di fatturato ( + 2,56% rispetto al 2020).

Le previsioni 2022 dicono che la crescita proseguirà, attestandosi su un fatturato complessivo di 1,9 miliardi, ma la corsa non sarà priva di ostacoli. 

Di mezzo ci si mette l'inflazione ( dunque i costi energetici) il calo medio dei redditi (dunque minor potere di acquisto dei consumatori) e, sopratutto, un effetto guerra in Ucraina le cui conseguenze, sopratutto sul campo dei fornitori delle materie prime, sono ancora imperscrutabili a livello globale. 

E, forse, almeno a sentire i vertici della cooperativa nota a tutti per il logo con la margherita gialla, sarà la sfida sulla qualità e la forza del mutualismo tra soci a tutelare la grande distribuzione cooperativistica su un mercato (non solo agroalimentare) su cui soffiano venti di incertezza globale.

Con un patrimonio netto di 250,2 milioni di euro e un risultato economico di gruppo di 36 milioni di euro, Conad Adriarico, presente in Molise, Puglia, Basilicata, Abruzzo ( dove detiene una quota di mercato pari al 32,4%) e nelle Marche, dove è nata e detiene il primato della Gdo, affronta il 2022 dopo due anni di crescita legata sopratutto al lockdown: i punti di vicinato, a fronte delle chiusure imposte alla filiera della ristorazione, hanno visto crescere la clientela e avvicinarsi al mondo cooperativistico anche personaggi inaspettati, diventati soci: uno su tutti, Tiziano Ferro. Una crescita che riguarda sopratutto la filiera dei produttori locali: la rete dei 455 punti vendita interagisce con 562 fornitori locali, con i quali è stato sviluppato un fatturato di 434,3 milioni di euro (in crescita di 45,3 milioni sul 2020). Risorse che hanno consentito di portare a quota 8.055 gli occupati tra sede centrale e punti vendita, in aumento di 209 unità rispetto all'anno precedente.

Con una presenza in Albanie e Kosovo (42 punti vendita), nel 2021 è stato anche approvato un piano di investimenti di 243,7 milioni che punta sopratutto sulle nuove aperture (13 milioni), la digitalizzazzione, l'ammodernamento delle strutture: 376,428 metri quadrati di superfice dispiegata tra i 174 Conad, 126 Conad City, 24 Spazio Conad, 17 Conad Superstore, 31 Margherita Conad, 17 L'Alimentare e 61 Todis, la filiera dedicata ai prezzi più bassi che sta prendendo piede sopratutto in Puglia e Basilicata. 

Il motivo,come detto, è nel dilagante caro-prezzi, con listini sempre più alti e famiglie in difficoltà. Di qui la necessità di tenere d'occhio alle iniziative di solidarietà sociale che in Italia, come noto, sono quasi del tutto rette dal mondo cooperativistico. 

Ecco i 3,5 milioni di euro destinati ai progetti nelle scuole, nello sport, agli "Empori della Solidarietà" messi in piedi con la Caritas o alle "iniziative antispreco" alimentare svolte in 120 punti vendita. Attività che hanno consentito di recuperare 645.690 kg di beni alimentari per un valore economico di 452 mila euro. Riestando in Puglia e Basilicata, qui i 75 soci imprenditori, che danno lavoro a 2.373 addetti, lavorano con 160 fornitori locali per un fatturato di 125,1 milioni (in crescita del 23,5%). Quanto basta per decidere di accendere altre 6 nuove insegne (4 Conad e 2 Todis) con altri 2.500 metri quadrati di superficie nelle due regioni. 

L'auspicio,evidentemente, è non solo allagare la quota di mercato nazionale ma anche i fornitori locali, con le produzioni di olio di oliva, grano in cui questo pezzo si distingue e spera,così, di vincere la sfida del caro- prezzi e del calo dei redditi.