Se cerchi prodotti, volantini e punti vendita - Conad.it

Chi Siamo

Conad – acronimo di Consorzio Nazionale Dettaglianti – è la più ampia organizzazione di imprenditori indipendenti del commercio al dettaglio presente in Italia.

Approfondisci
Annual Report

Annual Report 2024

Scopri di più

Le Cooperative

Gli imprenditori associati costituiscono le Cooperative, le quali operano nelle diverse aree del Paese, coordinano l’attività commerciale a livello territoriale e offrono agli associati servizi amministrativi, logistici e finanziari.

Approfondisci

Sosteniamo il futuro

Ci impegniamo costantemente a contribuire alla crescita del nostro Paese, avvicinandoci con forte sensibilità a temi ambientali e promuovendo la produzione nazionale.

Approfondisci
Bilancio di Sostenibilità 2024

Bilancio di Sostenibilità 2024

Scopri di più

News e approfondimenti

Iniziative, posizioni, dichiarazioni e approfondimenti che riguardano il sistema cooperativo Conad.

Approfondisci
DSC00394.jpg

Intervista ad Andrea Carletti, Socio CCN

Se hai voglia di fare, le occasioni non mancano

Andrea Carletti è Socio della Cooperativa Conad Centro Nord, attiva in due regioni italiane. In particolare i punti vendita sono dislocati in Lombardia (Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza Brianza, Pavia, Sondrio, Varese), Emilia-Romagna (Parma, Piacenza, Reggio Emilia).

Gestisce sette punti vendita tra le province di Parma e Reggio Emilia, distribuiti lungo tutta la Val d’Enza. 

Video loading placeholder

Qual è la tua storia con Conad?

Per raccontarla, dobbiamo tornare alla fine del secolo scorso. I primi associati alla Cooperativa erano piccoli negozi di 20, 30, 50 metri quadri. Ricordo che da bambino mi colpivano i colori di quei negozi: c’era questa margherita arancione e gialla fuori dalla porta, che per me è stata una sorta di imprinting.

Poi, un giorno, il vicepresidente della Cooperativa, che abitava vicino a casa mia, chiese a mia madre se volessi partecipare all’apertura di un piccolo supermercato nel mio paese. Da lì è cominciato tutto. Sono passati trentacinque anni, e posso dire che è stata una storia fatta di incontri, lavoro e crescita. Oggi, insieme alla mia società, gestisco sette punti vendita tra le province di Parma e Reggio Emilia, lungo tutta la Val d’Enza. Abbiamo anche un forno di panificazione e un distributore di carburante, che per ora è l’unico della Cooperativa Centro Nord. È stato un percorso intenso, ma che rifarei senza esitazioni.

 

Che rapporto hai con l’insegna?

Conad, per me, è una comunità. Un insieme di persone che condividono valori e obiettivi. È un Sistema che ti accompagna, ti sostiene, ti fa crescere. E per me, che ci sono dentro da 35 anni, è anche un grande motivo di orgoglio.

Dico sempre che Conad Centro Nord è un po’ come il paese delle possibilità. E io ne sono la prova: da dipendente nel 1990, sono arrivato a gestire sette punti vendita. Questo succede perché c’è una struttura che non solo ti supporta, ma che ti stimola a fare meglio, a innovare, a guardare avanti. E tante persone che hanno voglia di impegnarsi per crescere insieme. 

 

Che rapporto hai con il territorio?

Noi siamo, semplicemente, l’evoluzione del negozio di paese. Ci chiamiamo imprenditori, ma siamo gente di bottega – un po’ più evoluti, forse, ma con lo stesso DNA. Ed è questa la nostra forza. Il nostro è un rapporto diretto e costante con il territorio, aperto a tutti, anche al di fuori dell’ambiente di lavoro. Per me è naturale.

Dico sempre che mi sento in dovere di restituire qualcosa a queste comunità, perché è grazie a loro se oggi sono dove sono. Collaboriamo con parrocchie, associazioni, società sportive. A Montechiarugolo, ad esempio, ci sono tante realtà che ci chiedono aiuto – e noi cerchiamo sempre di rispondere, sia con donazioni, sia mettendo a disposizione spazi all’interno del punto vendita. In un paese come Traversetolo, dove abito, l’associazionismo supera perfino le barriere politiche. E questa, secondo me, è una forza immensa. 

 

Come si costruisce la fedeltà dei clienti?

La risposta per me è semplice: mettendo al centro le persone. La professionalità del box informazioni, ad esempio, è a mio  avviso fondamentale. Quando un cliente entra lì, deve uscire sentendosi ascoltato e aiutato. Anche nei momenti in cui qualcosa non è andato come doveva. Cerchiamo di offrire un servizio reale, concreto. Orari di apertura ampi – il nostro Superstore è aperto 91 ore a settimana – per venire incontro alle esigenze di chi lavora, di chi rientra tardi, di chi ha bisogno di fare la spesa anche la sera. D’estate, la sera il negozio è pieno. È un servizio vero, non solo uno slogan. E poi c’è il rapporto umano: il cliente ti sceglie se si sente riconosciuto, se trova prodotti del territorio, se può scambiare due parole con chi lo serve al banco. Noi lavoriamo in una zona, tra Parma e Reggio, che è chiamata “food valley”: il banco tradizionale qui fa ancora la differenza. Ma ci vogliono passione e cura, ogni giorno. 

 

Che ruolo ha la sostenibilità nel vostro modo di gestire l’attività?

Noi cerchiamo di fare la nostra parte su tutti i fronti. Abbiamo installato pannelli solari in tutti i punti vendita dove è strutturalmente possibile, con impianti che vanno da 120 a 190 kW. Abbiamo chiuso tutti i banchi frigo aperti, per evitare sprechi. Abbiamo colonnine di ricarica elettrica – anche rapide – nei parcheggi e nel distributore. Ma per me la sostenibilità non è solo ambientale. È anche sociale, ed è economica. Quindi per me è naturale lavorare con produttori locali, selezionati in base a criteri di salubrità e legame col territorio. E collaboriamo con Caritas e altre associazioni per donare alimenti invenduti.

Siamo divenuti parte di una vera e propria rete di supporto spontanea lungo tutta la Val d’Enza, e ne siamo molto orgogliosi. Per me, sostenibilità vuol dire anche questo: fare in modo che l’azienda continui a vivere, a generare valore, a essere utile per la collettività. Anche dopo di noi.

 

Guarda le altre storie dei nostri Soci