02 luglio 2024
SPORT NEVER STOP: SPORT & PERIFERIE – Nessuna meta è irraggiungibile
Fondazione Conad ETS e Fondazione L’Albero della Vita insieme per un progetto che offre attività sportive e ricreative a bambini che vivono in contesti sociali complessi.
Genova, 2 luglio 2024 – 8 città (Ascoli Piceno, Catanzaro, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Reggio Emilia), oltre 250 bambini e bambine coinvolti e oltre 10 discipline sportive diverse per contrastare la povertà educativa nei quartieri più difficili delle grandi città offrendo a bambini e bambine la possibilità di praticare gratuitamente un’attività sportiva durante l’anno e di frequentare laboratori educativi sui valori positivi dello sport, su una corretta alimentazione e stili di vita sani. Sono questi gli obiettivi principali di “Sport Never Stop”, il progetto di Fondazione L’Albero della Vita ETS e Fondazione Conad ETS che ha preso il via tra settembre e ottobre 2023 coprendo tutto l’anno scolastico e di cui si è discusso oggi a Genova durante un evento a Palazzo Tursi alla presenza tra gli altri dell’Assessora Lorenza Rosso.
Con “Sport Never Stop”, Fondazione L’Albero della Vita e Fondazione Conad ETS hanno offerto centinaia di percorsi di pratica sportiva costruiti ad hoc su attitudini e desideri dei bambini coinvolti. Inoltre, sono stati attivati laboratori didattici sui valori promossi dallo sport (impegno, costanza, lealtà, leadership positiva, gestione dei conflitti e delle sconfitte) e laboratori per educare a uno stile di vita sano e a un’alimentazione bilanciata e adeguata all’età, rivolti sia ai bambini che alle loro famiglie.
Il progetto nasce proprio per contrastare la povertà educativa, a partire dalla proposta di praticare con continuità un’attività sportiva: rugby, nuoto, pallacanestro, calcio, ginnastica artistica e arti marziali sono solo alcuni degli sport scelti dai bambini e dalle bambine beneficiari.Dopo famiglia e scuola, lo sport rappresenta la terza agenzia educativa e non può rappresentare un privilegio solo per pochi. L’attività fisica oltre a promuovere il divertimento e il gioco, lo sviluppo intellettivo e cognitivo, le abilità sociali, ha ovviamente dei benefici sul benessere fisico e mentale.
La povertà educativa e l’inattività si accompagnano spesso alla scarsa attenzione verso una corretta alimentazione: da una recente ricerca del Dipartimento di Sanità Pubblica - Università Cattolica di Milano, 1 bambino su 7 in Italia vive in una situazione di insicurezza alimentare. Questo determina un incremento dei casi di malnutrizione, obesità infantile, malattie croniche infantili. Studi e ricerche sull’alimentazione nei bambini e nei ragazzi mostrano come i comportamenti alimentari scorretti rappresentino per I più piccoli fattori primari di rischio per le malattie croniche più frequenti. Nel campo pedagogico e educativo, se si punta a garantire il benessere dei minori, non si può prescindere da un impegno sul piano dell’educazione alimentare.
A Genova il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione con le cooperative sociali Il Biscione, Il Laboratorio e Saba, e ha visto il coinvolgimento di 25 bambine e bambini per l’attività sportiva e altri 92 per le attività su stili di vita sani e alimentazione per un totale di 117 bambini e bambine.
Tra questi L., un bambino solare e socievole, fino a quando, l’anno scorso, il papa è andato via di casa. Un evento che lo ha segnato irrimediabilmente, rendendolo pieno di paure, ansie e atteggiamenti di chiusura. Da quando però ha iniziato a praticare calcio rincorrendo il sogno di diventare come Antoine Griezmann, attaccante dell’Atletico Madrid, la mamma racconta di come L. sia cambiato: ha meno paure, esce di nuovo di casa per non perdersi nemmeno un allenamento e sta tornando il bambino
solare di una volta. Non si risparmia, nonostante il caldo, durante le partite di calcio anche M. che corre, insegue la palla, cade, si rialza. Determinato, fa goal. Festeggia con le sue gambette mosse dalla gioia, abbraccia i nuovi compagni e gli educatori, i nuovi amici. È felice. M. vive insieme alla mamma e alla sorella in una comunità. Niente papà: è da lui e dalla sua violenza che sono scappati, dalla Costa d’Avorio, viaggiando per mesi. Nessun corridoio umanitario. Ma Sport Never Stop non è solo calcio. A., inarrestabile e dinamica, da sempre vorrebbe fare karate ma la sua famiglia non vuole. I genitori sono convinti non sia uno sport adatto alle bambine, vorrebbero scegliesse la danza. Grazie all’aiuto degli educatori e di un’amichetta, la famiglia ha accettato e la scorsa settimana A. ha dato l’esame per il passaggio della cintura davanti ai genitori visibilmente emozionati.
La presentazione a Genova, moderata da Maria Cristina Alfieri, Direttrice di Fondazione Conad Ets, e a cui hanno preso parte Salvatore Angelico, Presidente di Fondazione L’Albero della Vita ETS, Chiara Paratico, Responsabile Corporate e Partnership di Fondazione l’Albero della Vita, ha visto gli interventi di Alessandro Penco, Direttore Rapporto Soci Conad Nord Ovest, Lidia Pontillo, nutrizionista e dietista IRCCS Istituto G.Gaslini, Ospedale Pediatrico di Genova, Mauro Candela, Presidente Cooperativa Sociale “Il Biscione” e Lorenzo Tedone, educatore CEA “Il Baobab” Cooperativa Sociale Saba. All’evento ha portato inoltre la sua testimonianza Andreas Brignoli, ex cestista professionista, allenatore di basket, istruttore minibasket e Presidente Red Basket Ovada.
"Sport Never Stop rappresenta una grande opportunità per Genova – dichiara Lorenza Rosso, assessore a Servizi sociali, Famiglia e Disabilità del Comune di Genova. - Come abbiamo sempre ribadito, lo sport è uno dei principali strumenti di socializzazione e inclusione. Questo progetto permette a tutti di poter praticare una disciplina sportiva, con principi e fondamenti che migliorano sensibilmente la vita di tutti i giorni. Non potrebbe esserci cosa più bella che vedere gli occhi sognanti dei bambini, che rincorrono un pallone in un campo da calcio cercando di emulare le gesta dei loro idoli o che danzano con la speranza di poter, un giorno, raggiungere grandi traguardi. Gli stimoli dei bambini vanno sostenuti sempre, perché solo così possiamo contribuire a formare giovani donne e uomini che, un domani, rappresenteranno il futuro della nostra società. La loro formazione passa anche e soprattutto da ambienti sani, ovvero squadre sportive, palestre, compagni con cui confrontarsi: tutto questo è possibile grazie allo sport e all'inclusione sociale, che, come amministrazione comunale, abbiamo sempre voluto promuovere con forza. Ogni disciplina praticata porta benefici fisici e mentali, oltre che a uno stile di vita sano e un'alimentazione bilanciata, quando parliamo di sport dobbiamo tenere quindi conto di tutte queste "carte vincenti" che arricchiscono i giovani (ma anche gli adulti). Un grande ringraziamento va quindi a Fondazione L’Albero della Vita ETS e Fondazione Conad ETS, che hanno dato vita a un'iniziativa formativa, inclusiva, educativa e che avesse come scopo primario quello di contrastare una povertà educativa che, purtroppo, colpisce alcuni quartieri delle grandi città".
“Conad crede da sempre nello sport come mezzo per promuovere uno stile di vita sano e valori fondamentali come inclusione, partecipazione e rispetto. Per questo, come Conad Nord Ovest, abbiamo accolto con grande entusiasmo la possibilità di promuovere questo progetto, con l’obiettivo di offrire a molti giovani appartenenti a contesti urbani complessi, una qualità di vita migliore e pari opportunità. Lo sport è luogo di valori positivi, di crescita, partecipazione ed educazione, principi fondamentali per contribuire a contrastare l’inattività e l’isolamento sociale che, se sottovalutati, possono portare allo sviluppo della criminalità nei giovani.” – ha aggiunto Alessandro Penco, Direttore Rapporto Soci di Conad Nord Ovest. – “Per vincere questa sfida abbiamo scelto di sostenere il progetto ‘Sport Never Stop’, assieme a Fondazione Conad ETS e Fondazione L’Albero della Vita ETS, un progetto che abbraccia gli importantissimi valori dello sport adottando approcci innovativi e inclusivi. Ringraziamo molto le due Fondazioni e le tante organizzazioni del terzo settore, che, portandoci a bordo del progetto, ci hanno permesso di contribuire a fornire un’alternativa positiva e costruttiva a quei giovani che vivono in contesti difficili, caratterizzati da povertà sociale ed educativa minorile.”
“Essere partner di Fondazione L’Albero della Vita ETS e Fondazione Conad ETS nell’ambito di un progetto sociale così importante come “Sport Never Stop” è un vero piacere – afferma Francesca Corso, assessore alle Politiche per i Giovani del Comune di Genova -. La nostra Amministrazione è particolarmente attenta e sensibile verso le nuove generazioni, in particolare verso coloro che sono in condizioni meno fortunate. Lo sport è certamente utile per un corretto sviluppo personale e di aggregazione collettiva ed è anche l’attività ideale per contrastare la solitudine confrontandosi con gli altri nel rispetto delle regole e di sé stessi”.
“Il progetto Sport Never Stop condivide pienamente i valori di sostenibilità, inclusione e accessibilità alla base della nostra speciale annualità. Lo sport, ancora una volta, dimostra di essere un volano importantissimo per la promozione di stili di vita sani e consapevoli oltre a essere uno strumento capace di abbattere tutte le barriere sia fisiche che socio-culturali - afferma l’Assessore allo Sport del Comune di Genova, Alessandra Bianchi - I programmi di Genova 2024 Capitale Europea dello Sport sposano, primariamente, il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell'attività sportiva in tutte le sue forme così come riconosciuto dall’art. 33 della Costituzione”.
“Da anni siamo impegnati nel contrasto alla povertà educativa, al fianco di bambini e adolescenti che in tutta Italia vivono in condizioni di disagio. Colpendo i minori nel periodo più vulnerabile della loro esistenza, la povertà materiale ma soprattutto educativa determina uno svantaggio che difficilmente potrà essere colmato e per questo crediamo sia importante agire subito per fornire loro strumenti, opportunità e stimoli per immaginare e costruire un futuro migliore per sé stessi, e lo sport è proprio uno di questi. Lo sport ha infatti una grande valenza sia come strumento educativo sia come mezzo di promozione del benessere psico-fisico e crediamo non possa rappresentare un privilegio solo per pochi” ha dichiarato Salvatore Angelico, Presidente di Fondazione L’Albero della Vita ETS.
“Siamo soddisfatti di come il nostro progetto sia stato in grado di offrire a oltre 250 bambini e bambine la possibilità di praticare uno sport, alcuni anche per la prima volta nella loro vita. Con Sport Never Stop non volevamo limitarci alla semplice pratica sportiva, ma l’obiettivo era di dare ancora una volta la possibilità a bambine e bambini di poter immaginare per sé stessi finalmente un futuro diverso, tutto da scrivere. Siamo riusciti a raggiungere questi importanti traguardi grazie a un grande lavoro di rete, collaborando con diversi attori sia pubblici che privati e del terzo settore. In tutto il percorso è stato inoltre fondamentale il sostegno di Fondazione Conad, che siamo davvero orgogliosi di aver avuto al nostro fianco” ha aggiunto Chiara Paratico, Responsabile Corporate e Partnership di Fondazione l’Albero della Vita.
“Siamo orgogliosi di sostenere un progetto sociale che si distingue per due peculiarità importanti: pone l’accento sulla qualità dell’intervento, perché offre ai bambini che vivono in contesti socialmente complessi un percorso sportivo e ricreativo davvero intenso, e nasce facendo rete con altri attori, quindi collaborando con scuole, istituzioni, enti del terzo settore e famiglie, con l’obiettivo di unire le forze per migliorare il benessere di un’intera comunità” - sono le parole di Maria Cristina Alfieri, Direttrice di Fondazione Conad ETS. “Sport Never Stop è un progetto corale. Attraverso la Fondazione, i Soci e le Cooperative Conad intervengono sul territorio, come Conad Nord Ovest qui a Genova, per sostenere un’iniziativa che offre preziose opportunità di inclusione sociale a chi è più svantaggiato, nell’ottica di costruire una società più equa - ha concluso la direttrice Alfieri”.