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Il contesto socio-economico in Italia

Inflazione elevata, ripresa ferma, fiducia di consumatori e imprese contrastanti


In un contesto europeo che ha visto l’inflazione annuale 2023 attestarsi al 2,7% (Fonte: Eurostat), la crescita media annuale dei prezzi al consumo in Italia è stata del 5,7%, elevata seppur in calo rispetto al 2022.

In questo scenario, l'Italia ha affrontato un periodo di crescita economica moderata allineata con l’Area Euro. Il PIL ha registrato un +0,7%, in rallentamento rispetto al 2022 (+3,7%) anche a causa della chiusura del mercato del credito e della debolezza degli scambi internazionali, nonostante gli effetti dall'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Fonte: Banca d’Italia).

Il clima di fiducia cambia a seconda che si tratti di consumatori o imprese: in aumento per quanto riguarda i primi – l’Istat ne ha censito un aumento per la prima volta da luglio – mentre fra le imprese il calo è ininterrotto da agosto, se pur in modo più moderato (-0,5 p.p.)

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Occupazione in crescita, ma resta il divario Nord-Sud e il gender gap


Il 2023 si è chiuso con una crescita del tasso di occupazione, pari al 61,5%, con un aumento di +483mila unità (+2,2% in un anno) e per un totale 23 milioni e 580mila persone attualmente impiegate; il tasso di disoccupazione, invece, cala al 7,7% (-0,4%), scendendo a 1 milione 947mila unità (-81mila). Dal punto di vista territoriale, le forbici restano ancora importanti: al Nord il tasso di occupazione (69,4%) è di 21 punti superiore a quello del Mezzogiorno (48,2%), mentre il tasso di disoccupazione nelle regioni meridionali (14,0%) è oltre il triplo di quello del Nord (4,6%). Il tasso di occupazione femminile registra un leggero incremento rispetto agli uomini (+1,4% contro +1,2%), accompagnato da una più netta riduzione del tasso di disoccupazione (-0,6% per le donne e -0,3%). Tuttavia, il divario a svantaggio delle donne rimane significativo, con un differenziale di circa 18 punti sia nei tassi di occupazione che di inattività nella fascia 15-64 anni, e di 2 punti nel tasso di disoccupazione.

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